Forbes parla di Saint Barth Colony e celebra un bellissimo lavoro dello studio di design


Forbes parla di Saint Barth Colony e celebra un bellissimo lavoro dello studio di design

Partner Feb 01, 2016 No Comments

A cura di Alessandra Conforti

È recentemente apparso su Forbes un bell’articolo di Gary Walther in cui si parla di un bel lavoro dello studio di design Saint Barth Colony. Abbiamo approfondito con la titolare Emanuela Miani.

Recentemente è uscito su Forbes un bell’articolo che parla, fra le altre, di una villa a St. Barth da lei ridisegnata, ristrutturata e arredata. Può raccontarci la storia di questo lavoro?

Quando vidi per la prima volta “Villa Rock House”, oggi denominata “Villa Kiara” dall’attuale proprietario, fu amore a prima vista. Una piccola casetta di un vecchio pescatore dell’isola resistita nel 1985 all’uragano Luis. Incastonata fra le montagne più alte dell’isola e con una vista del Grand Fond che risulta essere la parte più selvaggia, dove lo stesso Rudolf Nureyev aveva la sua romantica dimora, dove spumose onde infrangevano i vetri della sua casa. La storia nasce da qui, da un sogno divenuto realtà. Prima di progettare la ristrutturazione ho risieduto con la mia famiglia in questa casa, proprio per assaporarne lo spirito e la sua personalità e da qui ne è seguito una progettazione che l’ha resa a distanza di due anni, una tipica casa coloniale moderna nel totale rispetto dell’ambiente.

Quali sono stati i principali interventi di ristrutturazione eseguiti?

Ho potuto ampliare tutta la costruzione , intervenendo su opere strutturali e ho prestato grande attenzione allo studio dei tetti al fine di rendere armonica l’intera struttura.

E quali invece le linee guida o le influenze seguite per ridisegnare e arredare la villa?

La villa doveva mantenere una caratteristica propria del luogo e, per tale motivo, ho volutamente ridisegnato tutte le facciate esterne realizzando grandi vetrate per le zone giorno, mantenendo uno stile elegante ma tipico dell’isola con french doors che si affacciavano direttamente sui deck, anche questi disegnati e realizzati su vari livelli poiché poggiavano direttamente sulla roccia della montagna.

Come riesce a trovare il giusto punto di contatto con il gusto dei suoi clienti soprattutto in lavori importanti come questo?

In questo caso specifico è il cliente che ha trovato di suo piacimento una casa che rispecchiava totalmente la mia personalità e il mio gusto. Una casa di mare sobria, elegante, dove il bianco è il colore predominante al fine di accentuare e di trasferire all’interno della stessa dimora i colori naturali dell’azzurro cristallino del mare, del cielo e del verde della grande montagna.

Tornando alla bellissima villa in questione, c’è un angolo della casa che le è rimasto nel cuore?


Paradossalmente l’angolo che mi è rimasto particolarmente nel cuore era esterno alla casa.
Su su in cima a delle scale di pietra ricavate dalla roccia stessa della montagna, un piccolo deck con degli immensi cuscini dove solevo recarmi nei momenti di relax per ammirare il mare.

stbarthcop

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