La storia di Casale Magazzini, ex Colle del Picchio, inizia nel 2018 quando una coppia brasiliana decide di acquistare un rudere con il gruppo Great Estate. Sono state tante le figure coinvolte in questi anni e qui racconteremo il periodo successivo all’acquisto e i lavori di ristrutturazione portati avanti dallo Studio Alessandro Giulianelli, partner Great Synergy.
La storia di questo progetto comincia nel 2018 e prosegue negli anni tra sfide e collaborazioni vincenti: ecco una breve panoramica temporale del suo sviluppo.
2018
Carlos e Raquel acquistano il casale nel Comune di Cetona. Il casale è da ristrutturare, ha una vista bellissima sulla campagna, sui vigneti Bulgari e sul Castello di Fighine. La vendita viene gestita da Giacomo Buonavita (parte venditrice) e Roberto Biggera (parte acquirente).
2019

Roberto presenta ai clienti lo Studio Alessandro Giulianelli. Lo studio prende l’incarico per la ristrutturazione completa dell’immobile al fine di renderlo un casale moderno, rispettando il più possibile l’architettura originale.
2020 – 2021
Stop per la pandemia
2021 – 2023
Due anni e mezzo di lavoro appassionato e meticoloso hanno trasformato Colle del Picchio, un antico podere toscano, in Casale Magazzini: una raffinata residenza contemporanea, senza snaturarne l’identità storica. Un intervento dello Studio Alessandro Giulianelli, insieme alla ditta edile RG Emme, che ha unito rispetto per il passato, competenza tecnica e visione progettuale, culminando non solo in un recupero architettonico di grande valore, ma anche in una vendita rapida e soddisfacente, grazie anche all’intermediazione del network Great Estate.



2024: Grazie ai consigli di Roberto in fase di progettazione, il casale è stato reso appetibile per la rivendita. Carlos e Raquel decidono di vendere la proprietà. Gli ambienti interni del casale e il suo aspetto particolare lo rendono un oggetto molto interessante per il mercato. Grazie alle connessioni del gruppo Great Estate, in poco tempo si conclude la vendita del casale, ad un acquirente USA gestito da Loretta Lucaroni.
L’incontro tra le parti: il ruolo di Great Estate
Il primo passo è stato mosso grazie a Great Estate, che ha facilitato l’incontro tra il proprietario e lo studio di architettura. La redazione della Relazione di regolarità urbanistica e catastale è stato il punto di partenza tecnico che ha aperto il dialogo, permettendo alle parti di condividere una visione chiara e trasparente del potenziale dell’immobile.
Le richieste del cliente: conservare l’anima del podere
Il proprietario ha manifestato fin da subito un desiderio preciso: capire le stratificazioni temporali dell’edificio, per valorizzarle e integrarle in un progetto coerente. L’immobile era infatti composto da due corpi adiacenti, di cui uno più antico e uno frutto di un ampliamento successivo.

Il progetto ha risposto a questa esigenza con una linea guida chiara: eliminare le superfetazioni (i.e., Nelle costruzioni edilizie, parte aggiunta a un edificio dopo la sua ultimazione, col risultato di deteriorarne l’estetica o di deturpare l’ambiente circostante.) e recuperare la coerenza estetica e storica. Le facciate sono state rintonacate e valorizzate con il recupero delle cornici e dei marcapiano in mattoni; le aperture incoerenti sono state chiuse, riportando armonia al disegno architettonico originale.

Anche gli interni hanno seguito lo stesso principio: conservare e restaurare. Dalla scala in pietra con parapetto in ferro e legno, al grande ambiente della stalla con le sue voltine in cotto, fino alle pitture murarie originali e alla scritta esterna “Magazzini”, tutto è stato recuperato e riportato a nuova vita.
Il progetto architettonico: tra funzione e bellezza
Il restauro ha comportato anche un cambio di destinazione d’uso, trasformando l’immobile in un’abitazione su due livelli con sei camere, cinque bagni, salone, cucina, sala da pranzo e lavanderia. Sono stati eseguiti:
- il rifacimento completo della copertura;
- un nuovo solaio di attacco a terra;
- tutti gli impianti e l’isolamento interno;
- nuovi pavimenti e infissi, con utilizzo di materiali di recupero coerenti con il contesto storico.
Particolare attenzione è stata data ai materiali: la pietra riemersa al piano terra è stata recuperata e integrata con pietra locale, mentre il cotto originale del piano superiore è stato sostituito con cotto antico restaurato.
Anche gli esterni sono stati oggetto di un attento intervento: la ristrutturazione del piccolo annesso, la realizzazione della piscina e la delimitazione della proprietà hanno completato il quadro.

Un risultato che parla da sé
Il successo del progetto si riflette non solo nella qualità del risultato finale, ma anche nella rapidità con cui l’immobile è stato venduto. Un traguardo reso possibile dal dialogo trasparente tra le parti, dalla disponibilità a chiarire ogni aspetto tecnico e burocratico, e soprattutto da un approccio progettuale basato sull’ascolto e sulla cura.

Un podere è tornato a vivere. E con esso, una storia è stata salvata e rilanciata verso il futuro.
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