Una tenuta ad agricoltura biologica per una rendita costante


Una tenuta ad agricoltura biologica per una rendita costante

Press Office Ago 21, 2015 No Comments

Investimenti intelligenti con produzione di energia da biomasse agricole-forestali.

La produzione di energie rinnovabili ad impatto zero è stato uno dei temi caldi per l’Expo2015 e un investimento, quello nella produzione di energie da fonti rinnovabili, di sicuro successo anche grazie agli incentivi dello stato. Gli impianti a biomasse godono di una incentivazione che prevede la componente di vendita di energia elettrica e la componente di incentivo raggruppata in una tariffa omnicomprensiva pari a € 0,28 a kWh prodotto per un periodo 20 anni.

Tenute agricole-biologiche d’importante livello di investimento che possono portare dei redditi annuali di circa 400.000 Euro, solo nel settore della produzione energetica tramite biomasse agricole-forestali, non sono molte. Una di queste aziende è in vendita in Maremma ed incorpora altre attività di tipo turistico ricettivo con possibilità di avviare produzione vitivinicola con denominazione «DOC Morellino e Rosso di Sovana».

L’investimento proposto è particolarmente interessante per l’attuale redditività aziendale garantita dagli impianti recentemente installati, capaci di rendere sostenibile l’acquisizione nel medio/lungo periodo, e per le possibilità di sviluppare ulteriori interessanti attività aziendali, nonché la rarissima possibilità di creare un nuovo centro termale di lusso in Toscana con campo da golf da nove buche più campo pratica golf.

L’azienda polifunzionale comprendente 5.000 mq di fabbricati ad indirizzo agricolo/agrituristico, c.ca 500 ha di terreni, particolarmente idonei per la creazione di una riserva di caccia, attività vitivinicole, impianti di ultima generazione per la produzione di energie rinnovabili; due impianti fotovoltaici con potenza complessiva di 2 megawatt, e un impianto di cogenerazione a biomasse con potenza di 200 kWe.

La Tenuta Maremma ha recentemente integrato tra le sue attività una vera e propria filiera agro-energetica che consiste in una serie di fasi di lavorazione della biomassa partendo dalla materia prima di origine vegetale o animale.

Queste fasi coinvolgono tre passaggi essenziali: il reperimento della biomassa, la sua trasformazione in un vettore energetico (biocombustibile) e il suo utilizzo all’interno di un sistema per la conversione di energia.

Le biomasse sono il punto di partenza della filiera biomassa-energia e della progettazione di sistemi energetici per la produzione contestuale di energia elettrica e termica (cogenerazione) a fonti rinnovabili.

A differenza dei combustibili fossili, la biomassa non è distribuita omogeneamente sul territorio nazionale e ha una reperibilità non continua e costante durante l’anno.

Un sistema cogenerativo a fonti rinnovabili può nascere quindi solo dalla concomitanza della richiesta termica e della disponibilità di biomassa.

In tale contesto la Tenuta Maremma agricola-biologica ha potuto contare su un triplo vantaggio:
1) Disponibilità di biomassa legnosa, grazie ai suoi c.ca 300 ha di bosco, di cui gran parte in taglio (c.ca 280 ha) che possono tranquillamente soddisfare la domanda di materia prima per un impianto di cogenerazione da circa 200 kWe.

Ciò soddisfa la connessione della produzione di energia da fonti rinnovabili, mediante la realizzazione di un impianto a biomasse agricole-forestali con capacità di produzione di 200 kWe, con l’attività agricola che risulta principale nell’azienda.

2) Essendo ai sensi del PTC della Provincia di Grosseto l’attività di produzione da fonte rinnovabile biomassa un’attività connessa all’attività agricola è consentita una tassazione agevolata a reddito agrario con vantaggi enormi di liquidità per l’azienda stessa.

3) L’impianto in questione produce anche energia termica in eccesso sfruttabile per intero; in tal caso è già stata predisposta una linea per il teleriscaldamento da utilizzare per riscaldare parte dei fabbricati agrituristici più prossimi agli impianti, compresa la piscina, comportando un notevole risparmio in sede di bilancio aziendale sia dal punto di vista degli approvvigionamenti di gasolio da riscaldamento sia di corrente elettrica che comanda le pompe di calore esistenti.

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