Importanti novità dal D.L. 30/04/2019 n. 34 sulle demolizioni e ricostruzioni di interi fabbricati: imposte ridotte per le imprese che realizzeranno edifici antisismici ed in classe A o B.
Ai sensi dell’art 7 del cosiddetto Decreto Crescita:
“sino al 31 dicembre 2021, per i trasferimenti di interi fabbricati, a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, conformemente alla normativa antisismica e con il conseguimento della classe energetica A o B, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente ove consentita dalle vigenti norme urbanistiche, nonché all’alienazione degli stessi, si applicano l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di euro 200 ciascuna.”
Grazie a questa norma dunque, e rispetto all’attuale regime fiscale, la tassazione prevista in caso di demolizione di un intero fabbricato e successiva ricostruzione, si riduce a complessivi 600 €.
È BENE SAPERE CHE:
- si tratta di una misura soggetta a scadenza temporale: infatti l’agevolazione sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021.
- Per poter usufruire della stessa sono previsti tre requisiti imprescindibili. Ovvero: la conformità della ricostruzione alla normativa antisismica, il conseguimento della classe energetica A o B, nonché il compimento delle opere di demolizione e ricostruzione degli edifici entro i dieci anni successivi all’acquisto degli stessi.
- Qualora tali requisiti non vengano rispettati, non solo saranno dovute nella misura ordinaria le imposte di registro, ipotecaria e catastale, ma alle stesse si aggiungeranno una sanzione del 30% delle stesse imposte, nonché gli interessi di mora, che decorreranno dall’acquisto dell’immobile.
LA RATIO DELLA NORMA:
Secondo quanto disposto dalla relazione illustrativa al D.L 30/04/2019 n. 34, con l’art.7 si vuole:
“incentivare la permuta tra vecchi edifici e immobili con caratteristiche energetiche e sismiche completamente rinnovate” al fine di “avviare un reale processo di rigenerazione urbana” e “innescare un circolo virtuoso di scambi immobiliari diretti a prodotti sempre più innovativi e performanti”.
Il Decreto Crescita garantisce “un regime di tassazione agevolata all’impresa che si rendesse disponibile ad acquistare, anche in permuta, interi stabili condominiali”, migliorandone le caratteristiche energetiche e strutturali, e a “reimmetterli sul mercato, allo scopo di rendere economicamente sostenibile le operazioni di scambio del vecchio con il nuovo fabbricato e un’effettiva rigenerazione del territorio che passa solo con gli interventi di sostituzione edilizia” .