Ingegner Forghieri, Villa Carbonieri e una vita per la F1

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La migliore presentazione della Villa Carbonieri non poteva che essere fatta se non dal proprietario Ing. Mauro Forghieri, personaggio storico d’Italia e del mondo della Formula 1. 

L’Ing. Forghieri tecnico per la progettazione dei motori Ferrari, e successivamente per Lamborghini e Bugatti, vinse insieme all’Ing. Angelo Bellei il primo campionato del mondo di Formula 1 costruttori nel 1964, di quattro, con John Surtees come pilota della 158, dotata di un motore 8 cilindri (V8) piccolo e leggero di nuova concezione.

L’Ing. Forghieri ha amato Villa Carbonieri fin da piccolo e ricorda nell’intervista Spezzani l’architetto che progettò all’inizio del ‘700 la villa.

La villa nei secoli è stata arricchita con affreschi e rifiniture di prestigio storico-artistico, dagli interventi della scuola del Boulanger, attivo nella vicina Sassuolo, agli esempi dei parati cinesi con affreschi del Adeodato Malatesta, pittore attivo nell’ottocento che insegnò e diresse l’Accademia di Modena e ritrasse Maria Beatrice Vittoria di Savoia.

Villa Carboni è stata ristrutturata da poco rispettando e conservando i materiali originari come si può riscontrare nei pavimenti in marmo e cotto delle principali fornaci di Sassuolo che hanno riportato alla luce lo splendore originario.

Ing. Forghieri ci parli di “Villa Carbonieri”, antica residenza dei primi del settecento, qual è la storia di questa villa bellissima?

È stata la dote di Clementina Carbonieri. Una signora, che io ho ammirato e un po’ amato da bambino, perché oltre che bellissima era anche colta e amante del bello. Io ho dato il suo nome Clementina alla villa, perché essa è impregnata delle sue qualità e del suo gusto. Il giardino all’italiana da lei così voluto ne è la prova più evidente. Fu progettata dallo Spezzani, ingegnere ducale, attivo anche nelle costruzione della via Giardini. Lo Spezzani, in essa seppe inserire gli aspetti più belli delle case di campagna emiliane, dove le famiglie di ceto elevato sapevano trascorrere i mesi estivi nella più profonda tranquillità.

La villa si trova nel modenese e a due passi da Maranello, località nota a tutto il mondo come la culla della Ferrari. Lei ne è stato un rilevante segmento di storia attraverso gli oltre trent’anni di sua appartenenza al Cavallino.

Qual è l’epoca che ricorda meglio?

Il periodo delle corse di F1 e Sport, anni ‘60 ’70, che la gente si ricorda come eroico, perché pieno di piloti e vetture, che hanno saputo fare le pagine più belle dello sport dell’automobile.

Come descriverebbe con tre aggettivi la ricca provincia di Modena?

Gustosa, piacevole, eccitante.

E da un punto di vista imprenditoriale? Consiglierebbe di investire a Modena e provincia?

Credo che le innumerevoli realtà, vive nelle più differenti realtà, siano la migliore delle prove che Modena sa offrire tutto ciò che è necessario, uomini ed idee, a chi vuole dare prova di sé stesso.

Consiglierebbe ai nostri lettori di affidarsi al Gruppo Immobiliare Great Estate & Chesterton?

Le qualità professionali che i componenti del Gruppo sanno mostrare sono la migliore delle prove che i risultati debbono arrivare. Io ci sto credendo e posso quindi invitare altri a seguirmi.

Villa Carbonieri è rivolta con la facciata verso Magreta che si intravede attraverso un doppio filare di alberi.

Entrando nella villa dalla porta principale si accede ad un’ampia sala di ingresso da cui si può arrivare al giardino all’italiana con piscina nel retro attraversando una piccola saletta. Sul lato sinistro dell’ingresso troviamo una cucina e la sala da pranzo, infondo all’edificio c’è un piccolo studio collegato ad un soggiorno per il relax e la conversazione. Nell’area a destra della villa troviamo due studi, di cui uno con libreria, e una biblioteca. Nella sezione più vicina all’ingresso sono presenti un bagno e una camera.

Nel piano interrato ci sono la cantina, tre sale con volte originarie del periodo della costruzione, ottima per la conservazione di vini pregiati e una ghiacciaia. Il tutto si estende per circa la metà del perimetro dell’edificio soprastante.

Villa Carbonieri Dipinto di Evaristo Cappelli, del 1910, Flora e Zefiro.
Villa Carbonieri
Dipinto di Evaristo Cappelli, del 1910.
Flora e Zefiro

L’accesso al primo piano è facilitato attraverso due scalinate una ufficiale sul lato sinistro della villa che porta alle sei camere da letto e al grande “salone del piano nobile”, che ricalca per estensione la sala di ingresso sottostante, con il dipinto di Evaristo Cappelli, del 1910, Flora e Zefiro. Sulla destra del “piano nobile ” troviamo uno studio con cappella privata, una cucina, un bagno e le scale di servizio per scendere al piano terra.

Il secondo piano è accessibile solo attraverso le scale principali e suddiviso in undici stanze due camere da letto, uno studio fotografico, un bagno e un’acetaia che ha sempre prodotto un pregevole aceto balsamico di antica tradizione modenese. Il restante sono locali hobby che possono essere utilizzati come stanze ospiti.

Da qui si accede all’altana della villa con vista panoramica nelle quattro direzioni, da cui si può ammirare per esteso l’intero parco circostante di oltre 70mila metri quadrati di cui 2,5 ettari in giardino all’italiana.

La proprietà è soggetta alla tutela ambientale secondo Legge n. 1497 del 29 giugno 1939 e non sono presenti ne servitù ne ipoteche.

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