La valorizzazione e la vendita di Mulino del Moro Bianco, partnership esclusiva con Marco Centurione


La valorizzazione e la vendita di Mulino del Moro Bianco, partnership esclusiva con Marco Centurione

Clienti , Venditori Feb 16, 2023 1 Comment

Marco Centurione, venditore del “Mulino Del Bianco” racconta in questa intervista l’esperienza con Giacomo Buonavita e il gruppo Great Estate.

Ben trovato Marco. Vorresti raccontarci qualcosa di te?

Mi presento, sono Marco Centurione, professione immobiliarista.
Sono sempre stato una persona molto ambiziosa con uno spiccato senso per le pubbliche relazioni e gli affari. Ho cominciato la mia carriera lavorativa in un importante studio tecnico, diventandone socio dopo pochi anni. Attratto da tutto ciò che è lusso e buon gusto, all’interno dello studio ho curato la progettazione di immobili privati di prestigio ed interior decor, con uno sguardo rivolto anche ad aziende legate al lusso. Da diversi anni mi occupo esclusivamente di immobiliare: il mio core business è quello di acquisire immobili diruti, trasformarli, ristrutturarli e introdurli nel mercato luxury completamente arredati con una nuova linfa vitale.

Qual’è la storia di “Mulino del Moro Bianco” e quali le sue particolarità?

È una proprietà con caratteristiche uniche nel suo genere – me ne sono innamorato fin dal primo momento! – e lì ho avuto la mia residenza principale per diversi anni.

Risale presumibilmente al 1764, ed è situata in posizione dominante nel territorio di Castelfranco Pian Di Sco, classificato nel 2014 come uno dei borghi più belli d’Italia e definito un “paradiso medievale”.
L’ho personalmente acquisita nel 2015, quando era in condizioni fatiscenti.
Dopodiché è stata prima sapientemente ristrutturata da artigiani del luogo, con l’essenziale contributo del Geom. Federico Renzi, specializzato in restauri di immobili di pregio, per poi essere arredata con finiture di qualità elevatissima e con alti standard di efficienza energetica.

Appena entrati nella proprietà, si percepisce subito il suo legame con la storia e il passato unito ad un tocco di contemporaneità, grazie all’arredamento attentamente selezionato insieme all’Arch. Thomas Brilli.

All’interno del soggiorno della dimora sono ancora presenti le vecchie macine del 1700, perfettamente conservate.

Un’altra particolarità di “Mulino del Moro Bianco” è sicuramente la sua piscina esterna che regala tramonti indimenticabili.

Perché hai deciso di vendere?

Onestamente, l’idea di vendere “Mulino del Moro Bianco” è nata come “scommessa”, per vedere quanto il mercato attuale poteva recepire una proprietà di così alto pregio nel mio territorio.

Così è partita la “ sfida” con il professionista di Great Estate Giacomo Buonavita, amico e collaboratore fidato da tempo.

Io e Giacomo abbiamo un rapporto lavorativo e di amicizia ormai da diversi anni, consolidato dal fatto di aver affrontato, fianco a fianco, molte sfide su proprietà davvero eccellenti.
Ricordo benissimo una mattina d’inverno quando gli proposi l’idea di vendere la mia proprietà:
una sfida difficoltosa, probabilmente impossibile, a dir suo forse la più difficile che avesse mai accettato.

A distanza di circa un anno, la “scommessa” è stata stravinta!
Posso solo ringraziare Giacomo e tutta Great Estate di avermi supportato nella mia folle impresa.

Cosa ti ha colpito di più in Great Estate?

In poche parole: la professionalità, la cura nel valorizzare la proprietà e la lungimiranza del vostro team.

Sono stato entusiasta di affidare “Mulino del Moro Bianco” in esclusiva a Great Estate!
Sono fermamente convinto che la scelta di commissionare l’esclusiva ad un gruppo come il vostro, confermi l’unicità dell’immobile, proposto ad una clientela importante che sappia apprezzare e dare il giusto valore a queste location uniche.

Concludo con una citazione alla quale mi sento molto legato:

Se Puoi vincere Devi Farlo!

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Chiara Peppicelli

One Comments

  1. Daniela

    Grande Marco, l’intervista è bellissima con poche chiare e concise hai reso benissimo l’idea di quello che fai e quello in cui credi, “il tuo lavoro”

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