Nel numero di maggio Ville&Casali ha intervistato Stefano Petri, CEO del gruppo Great Estate, per analizzare una recentissima tendenza determinata dalle conseguenze che l’emergenza Coronavirus ha comportato sulle abitudini e gli stili di vita di tutti noi: il ritorno degli italiani in campagna.
Si apre direttamente con l’incipit del XXVIII capitolo dei “Promessi Sposi”, sulla peste che afflisse Milano nel 1630, l’interessante reportage che la famosa rivista Ville&Casali ha pubblicato a maggio, e dedicato ad un’attualissima tendenza che, a seguito dell’emergenza Coronavirus e alle conseguenti misure restrittive imposte, segna il desiderio di molti italiani di tornare a vivere nelle campagne del nostro Bel Paese.
Leggendo l’articolo si scopre come questa tendenza, emersa prepotentemente all’inizio degli anni Novanta e durata fino al 2008, anno della crisi finanziaria internazionale, sia tornata a riproporsi proprio in questi ultimi mesi, durante i quali le nostre vite e le nostre abitudini sono state stravolte dall’emergenza causata dal Coronavirus.
Per analizzare questo trend tutto italiano, Ville&Casali ha rivolto alcune domande al fondatore e CEO del Network Great Estate, Stefano Petri.
Se prima di questo tsunami sempre più persone ambivano a vivere nelle nostre splendide campagne, dopo quel che è successo, questa tendenza è di sicuro destinata ad aumentare.
Per Stefano questa non è solo una proiezione ipotetica, ma si basa su dati reali:
Siamo stati subissati di messaggi da clientela nazionale e internazionale che ci hanno confermato la convinzione di voler vivere in campagna appena tutto sarà passato.
Un nuovo asset che viene confermato anche da altri professionisti del Real Estate, sia nazionali che internazionali.
Sempre in tema di ritorno alla vita rurale, Alessandro Luongo, autore dell’articolo, chiede poi a Stefano se, come per le case in campagna, anche l’acquisto di una vera e propria azienda agricola resti a tutt’oggi un buon investimento e se in tal caso, si possa ancora trovare personale adatto alla gestione. Un mercato interessante, come conferma lo stesso Petri:
Negli ultimi 5- 10 anni abbiamo visto un grande riavvicinamento dei giovani alle campagne che hanno lanciato piccole attività mirate a supportare i nuovi proprietari, con servizi che vanno dalle pulizie al giardinaggio, a lavori di manutenzione a prezzi concorrenziali.
La campagna dunque si afferma come il sogno degli italiani, che dopo la quarantena vogliono tornare a vivere pienamente la natura, ma in sicurezza.
Una proprietà in campagna quindi, diventa simbolo perfetto di queste due esigenze: apertura verso il mondo e, allo stesso tempo, ambiente salutare da vivere in famiglia.
Finita questa emergenza, non ci stupirà quindi una maggiore richiesta di questa tipologia di immobili: un investimento immobiliare solido al quale si accompagna anche la necessità di oggi trovare quel “buen retiro”, quel luogo magico e privato, dove godere della natura restando al sicuro.
Se vuoi leggere l’articolo completo pubblicato da Ville&Casali clicca qui.
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