Come Ristrutturare Casa: l’individuazione del Titolo Edilizio


Come Ristrutturare Casa: l’individuazione del Titolo Edilizio

Guide Gen 16, 2020 No Comments
Affinché la ristrutturazione di un immobile sia correttamente eseguita è necessario seguire una serie di specifici steps. Tra questi l’individuazione del titolo edilizio: alcune informazioni sulla C.I.L.A e sulla S.C.I.A.

Per affrontare in modo corretto la ristrutturazione di un immobile è per prima cosa fondamentale rivolgersi ad un tecnico del settore (architetto, ingegnere o geometra) cosicchè tale opera venga realizzata, come si suole dire, a “perfetta regola d’arte”.

Nella iniziale fase, detta di fattibilità, è ugualmente rilevante l’attenta considerazione del budget che si ha a disposizione per l’intervento, in modo che il tecnico possa fornire, in prima battuta, un’indicazione orientativa dei costi di riferimento al m.q.: questi consentiranno di capire se quel budget è o meno corretto. 

A questo punto si potrà partire con l’analisi degli elementi principali di una ristrutturazione: innanzitutto, la fase progettuale poi, successivamente, l’individuazione del titolo edilizio

Ma… cosa si intende per titolo edilizio?

In altre parole: per un determinato intervento, come ad esempio la ristrutturazione edilizia, qual è il titolo abilitativo e/o autorizzazione da richiedere? Parlare di “ristrutturazione edilizia”, soprattutto in ambito residenziale, è come dire tutto e nulla, in quanto gli interventi che si possono realizzare su una casa sono davvero molteplici e di diverso “peso”: dalla tinteggiatura alla riorganizzazione ex novo degli spazi interni! 

La maggior parte degli interventi edilizi che vengono effettuati per ristrutturare le abitazioni possono ricondursi alle procedure amministrative della C.I.L.A., acronimo che significa “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata” o della S.C.I.A., vale a dire “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”. 

N.B. Da considerare che vi sono altre serie di interventi sempre in ambito di ristrutturazione edilizia che però, per le loro caratteristiche, rientrano in altre tipologie di procedimenti più complessi.

Attraverso entrambi questi titoli, il titolare dell’immobile (proprietario, affittuario, e in generale chiunque vanti un diritto reale sull’immobile), comunica o segnala al Comune di appartenenza dell’immobile, l’inizio di un’attività edilizia e i dati identificativi dell’impresa affidataria dei lavori.

Come già detto inizialmente, in questi casi non solo è fondamentale, ma diviene necessario rivolgersi ad un tecnico del settore (architetto, ingegnere o geometra, regolarmente iscritto al proprio ordine di appartenenza): infatti, spetterà a costui “asseverare” (vale a dire garantire con valenza ufficiale) la conformità delle opere previste in progetto alla normativa di settore nazionale, regionale e locale.

Tali adempimenti devono essere sempre predisposti e depositati prima dell’inizio effettivo dei lavoriinsieme agli elaborati progettuali messi a punto dal professionista (che variano da caso a caso) e ad eventuali atti autorizzativi o di assenso necessari per eseguire l’intervento edilizio, come ad esempio l’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (l’autorizzazione paesaggistica), per gli immobili soggetti a relativo vincolo, oppure l’autorizzazione sismica.

La C.I.L.A., introdotta con la legge 73 del 2010, in quanto semplice comunicazione, non richiede l’approvazione del Comune e non ha scadenze (anche se va comunque chiusa a seguito di comunicazione del tecnico del Comune).

Quanto alla S.C.I.A, introdotta dall’art. 49 comma 4 bis, del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, questa procedura è disciplinata nel campo edilizio dall’art. 22 del D.P.R. 380/2001, come integralmente modificato dal D.Lgs. n. 222/2016, in vigore dall’11 dicembre 2016.

Le Regioni e gli Enti locali hanno recepito tale normativa: ad esempio, in Umbria tale intervento è ulteriormente disciplinato dagli articoli 123 e 125 della legge regionale 21 gennaio 2015, n. 1 “Testo unico Governo del territorio e materie correlate“, mentre in Toscana risulta disciplinata dal titolo VI della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 “Norme per il governo del territorio“.



Questo articolo è stato redatto anche grazie alla consulenza dell’Architetto Federico Peparaio e del Geometra Alessandro Giulianelli, partner di servizi del gruppo Great Estate. Se vuoi saperne di più, clicca qui

ARTICOLI CORRELATI:

https://magazine.greatestate.it/it/ristrutturare-un-immobile-da-dove-cominciare-prima-parte-0808.html
https://magazine.greatestate.it/it/vademecum-alla-ristrutturazione-di-una-casa-la-seconda-parte-0809.html
Condividi su:

Chiara Peppicelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.