Via dei Colli: ecco perché diventare partner Great Estate.

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Il dott. Stefano Calafà e la sua agenzia “Via dei Colli immobiliare”, è ormai partner del Gruppo Immobiliare Great Estate da sei mesi.

Lo abbiamo incontrato per avere un resoconto della sua esperienza dopo questi primi mesi.

Dott. Calafà come descriverebbe questi sei mesi di attività con il Gruppo Immobiliare Great Estate?

Questi primi sei mesi sono stati decisamente positivi e la collaborazione si è dimostrata molto costruttiva. Entrare a far parte di un Gruppo importante come questo ha sicuramente molti vantaggi, soprattutto in termini di visibilità internazionale, di apprendimento di metodologie operative consolidate e di organizzazione interna del lavoro.

Quali obbiettivi avete raggiunto in questi sei mesi con il Gruppo Great Estate?

È da evidenziare in primis come il numero di potenziali acquirenti che si sono rivolti alla nostra agenzia sia aumentato in modo cospicuo, tra il 40 e il 50%, soprattutto grazie ai contatti veicolati dal Gruppo Immobiliare Great Estate alla sede di Via dei Colli. Questo aumento è da riferire alla grande visibilità che la mia agenzia ha potuto avere grazie al Gruppo e alla collaborazione continua con le altre agenzie affiliate. Anche i sopralluoghi sono aumentati in modo piuttosto consistente, con 4 vendite concluse nel corso di questo periodo.

Quali sono stati i valori aggiunti che ha trovato nell’organizzazione del Gruppo?

Sicuramente una grande organizzazione, dovuta a un sistema gestionale di alto livello che permette all’agente di tenere sempre sotto controllo il proprio portafoglio clienti e il proprio portafoglio immobili, incrociandoli costantemente e fornendo comunicazioni continue e puntuali. Inoltre, il reparto marketing e pubblicità del Gruppo è a livello di assoluta eccellenza per il mondo immobiliare italiano, con una presenza internazionale davvero estesa, schede immobiliari esaustive e ben presentate, fotografi e grafici molto professionali, e un costante controllo di qualità sulle singole inserzioni.
L’essere all’interno di un Gruppo al cui interno vi sono professionisti che operano in vari settori, dà certamente l’opportunità di offrire ai clienti un servizio qualitativamente molto alto e di accompagnarli in tutte le fasi della vendita o dell’acquisto. Il Gruppo Immobiliare Great Estate, grazie alla sua pluriennale presenza estera e ai suoi contatti con agenzie immobiliari, riviste di settore e portali web a livello internazionale, offre grandissima visibilità non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Il vero valore aggiunto del Gruppo è però rappresentato da quello spirito di innovare e migliorarsi continuamente che riflette la personalità entusiasta del suo fondatore Stefano Petri.

Quali invece le problematiche?

Ovviamente più si cresce più è difficile riuscire ad organizzare tutto al meglio ma quando le basi sono buone più che di problematiche dovremmo parlare di accomodature. Nei prossimi mesi ad esempio si lavorerà per migliorare la modulistica e renderla più semplice e migliorare alcuni dettagli del gestionale, per riuscire ad esempio a individuare subito quali sono gli immobili con piscina, o quali si trovano vicino a negozi o punti di interesse. Un altro punto su cui lavorare è sicuramente il livello qualitativo dei partner che deve essere sempre più alto, perché l’obiettivo che ci proponiamo è quello di offrire ai nostri clienti un servizio di grande prestigio, sempre all’interno dei valori di correttezza, professionalità e disponibilità che costituiscono le pietre fondanti del gruppo.

Il Gruppo ha avuto attenzione alle sue problematiche?

Assolutamente sì. In Great Estate c’è un ottimo clima, molto collaborativo e aperto il confronto; è un ambiente formato da persone giovani e dinamiche, che arricchiscono la struttura con le loro esperienze e le loro proposte, dietro l’attenta supervisione di Stefano Petri, CEO del Gruppo. Assieme a lui, proprio in questi giorni, abbiamo analizzato l’esperienza di questi mesi e individuato i punti da migliorare e rafforzare in futuro.

Consiglierebbe ad altre agenzie di entrare a far parte del Gruppo? Perché?

La risposta a questa domanda non può essere univoca. Questo è un Gruppo per molti aspetti unico in Italia, che sa davvero elevare la professionalità dell’agente immobiliare, al quale si richiedono però un impegno, una precisione e un’apertura verso nuovi strumenti pubblicitari e di comunicazione fuori dal comune. I sopralluoghi iniziali per le proprietà in vendita sono ad esempio molto rigorosi; si controlla tutta la documentazione, si produce un esaustivo documento di stima professionale, si scattano foto e video di alta qualità, si crea una scheda immobiliare che contiene davvero tutte le informazioni rilevanti… questo metodo di lavoro non è senz’altro adatto a chi è abituato a lavorare su altre basi, con incarichi verbali, scattando due foto con il telefonino e producendo una descrizione di quattro righe. Questa attenzione e questo stesso livello di professionalità viene messo in ogni fase del nostro lavoro. Per far parte del Gruppo occorre innanzitutto condividere questa metodologia e i nostri valori.

Pensa che nel futuro questo tipo di aggregazione abbia maggiore o minore importanza di quanto è stato sino ad adesso?


Ritengo essenziale che la professionalità media degli agenti immobiliari aumenti in modo sensibile; i grandi franchising hanno dato negli anni passati l’illusione di facili guadagni a giovani ancora poco maturi per potersi autonomamente muovere nel campo immobiliare. In questo senso è essenziale che si creino delle realtà aggregate alternative al mondo dei franchising, che avvicinino l’agente immobiliare più a un consulente qualificato che a una mera figura commerciale, in linea anche con l’evoluzione della normativa che ci impone sempre più obblighi e responsabilità. L’aprirsi di nuovi mercati di sbocco, come quello russo o quello cinese, forniscono grandi opportunità e l’unione di varie strutture dà indubbi vantaggi di visibilità e una presenza pubblicitaria che una singola agenzia difficilmente potrebbe raggiungere; l’essenziale però, lo ribadisco, non è raggiungere un numero quantitativamente alto di strutture associate, ma garantire un livello qualitativamente alto dei professionisti coinvolti.

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